Formaggio Montébore, storia e gusto di un bel tesoro piemontese
Formaggio Montébore, storia e gusto di un tesoro piemontese
Ma la foto no!
Diamo inizio oggi a una nuova serie di articoli.
Descrizioni di piatti che abbiamo mangiato, senza l’ausilio di foto, solo descritti nella loro essenza…
Formaggio Montébore, storia e gusto di un tesoro piemontese
Sono passati alcuni giorni da quando ho varcato la soglia della Masseria Spina, nei pressi di Monopoli (BA), per partecipare a Vignaioli in Masseria 2025, la bella kermesse tutta dedicata al vino naturale. E, proprio come uso di Gastrodelirio, mi prendo una pausa da emozioni e assaggi per rielaborare l’esperienza con calma, senza l’ansia di essere “sul pezzo”.
Primo e secondo sono al loro giussto posto. Dopo, tutti terzi a pari merito! La classifica di gastrodelirio delle quattro migliori bevute di fine 2024
da produttore, un prodotto così davvero “mal conciato” già appena aperto non lo avrei mai sottoposto all’esame
E’ arduo farsi una pur minima opinione, perché le sole informazioni reperibili in rete su un vino o un produttore, a parte per chi ha la pazienza di spulciare in fondo ai risultati, ma davvero molto in fondo, arrivano solo dal sito del produttore (quando c’è…) o dalla infinità di distributori, piattaforme, enoteche e commercianti vari che vendono in rete il tal determinato vino.
Costa dei trabocchi. Abruzzo. Ennesima bellezza italiana mai compiuta. Rigonfia di varia ristorazione. Buona e tanta meno buona.
Il mare alle caviglie e sui piatti troppo salmone “locale”. Ma questo è un altro discorso.
Costa dei trabocchi. Abruzzo. Sera di inizio agosto. Il buio oltre le sedie.
Mai fatto caso che in buona parte delle bottiglie di acqua minerale vendute nella grande (e piccola) distribuzione, magari in piccolo e a lato all’etichetta che indica tutti i minerali presenti (anche il temibile stronzio – vedi – https://www.gastrodelirio.it/fabio-riccio/lo-stronzio/2019/03/ c’è il volto oppure il corpo di un bambino, più spesso un neonato?
Indi, la mia semplie e forse sconatata domanda è: ma è proprio tutta colpa di Instagram?
Oppure, è sempre stato cosi, ma sotto altre vesti?