Paolo Lopriore
Paolo Lopriore propone la cucina casalinga festiva della famiglia italiana, fatta di materie prime eccellenti a km0, che si cerca di far transitare sulla padella in assenza di frigorifero, trattate come in un tre stelle Michelin.
Paolo Lopriore propone la cucina casalinga festiva della famiglia italiana, fatta di materie prime eccellenti a km0, che si cerca di far transitare sulla padella in assenza di frigorifero, trattate come in un tre stelle Michelin.
Le interviste di Gastrofuturo – Un giorno con Giorgio e Gil Grigliatti, padre e figlio, gastronomi torinesi per passione.
Le interviste di Gastrofuturo – Carlo Cracco intervistato da Palo Mandelli e le sue idee sul futuro e su dove si sta dirigendo la cucina italiana…
scansando le facilonerie linguistiche e tentando di dare un esatto significato alle parole, la trattoria, a differenza dell’osteria, dovrebbe, sottolineo dovrebbe, essere un luogo dove si va per principalmente per mangiare senza per impegni e fronzoli vari, e poi per bere qualcosa.c’erano le osterie quelle vere
Che senso potrà avere la cucina italiana al di fuori delle mura domestiche se in casa quasi nessuno più cucina (almeno nelle grandi città del Nord?)
La cucina tradizionale italiana composta da un primo di pasta o riso e un secondo di carne, pesce e contorno è un modello obsoleto troppo impegnativo da gestire nella società contemporanea?
Quindi, l’italiano medio mangia bene o no?
Tolta una fascia (in crescita però) che ha idea di cosa è il concetto di “cucina” – alta o popolare che sia, l’italiano medio non mangia bene
Nella ristorazione l’aggettivo stellato è divenuto l’unico sinonimo di qualità.
Personalmente trovo questo termine discriminante nei confronti dei tanti bravi cuochi che non possono vantare le stelle sulla giacca. lettera aperta ad un cuoco stellato
La cucina dei rumori – Mai fatto caso che da buona parte delle cucine dei moderni ristoranti e trattorie, specialmente quelli della “fascia alta”, non giungono quasi più rumori?