Di Fabio Riccio,
Sono antipatico, anzi: odioso, ma… questo primo scorcio di 2020 voglio dedicarlo alla vera e propria isteria pseudo-mediatica che perdura e aleggia sul mondo del food e della ristorazione Italiana (e non solo…) da un po’ di anni.
Ovunque, dovunque e in ogni luogo, persino dal mio barbiere, non si fa altro che sbraitare di cibo, sarebbe meglio dire, fotografare e filmare di cibo – l’assaggiarlo è una possibilità non compresa – insomma come dire… un optional.
Senza parlare poi dei Social, dove questa isteria, fatta più che altro di immagini, celebra a ciclo continuo se stessa e la sua epifania.
Ma… anche un po’ di zapping in TV, e giorno e notte c’è la scelta tra almeno una decina di cuochi & cuochetti che gioiosamente spadellano piatti che quasi nessuno mai potrà assaggiare, ne’ tantomeno mai proverà a riprodurre a casa sua.
I cuochetti spadellanti sono ormai diventati la nuova “figura di riferimento”, che ha ormai affiancato, se non soppiantato, cantanti, divi e calciatori nell’immaginario della gente.
E’ il loro momento, riflettori e palcoscenico sono (ancora…) tutti per loro, i cuochetti spadellanti…
Però, come in tutte le umane faccende, prima o poi anche in questo settore ci sarà il riflusso, e rimarranno a galla solo i migliori, alias quelli che davvero sanno cos’è la cucina nella sua più alta accezione, non i più abili a fare (o farsi fare…) comunicazione, nascondendo così in molti casi la loro modestia tecnica e umana, per non dire la loro manifesta mediocrità.
Chissà, forse è arrivato davvero il momento di riprendere a discutere e scrivere seriamente di cibo, piaceri e sapori, smaltendo e metabolizzando la sbornia mediatica, senza social, senza riflettori, senza schermi, e senza l’overdose di cuochetti spadellanti…
Per fortuna, c’è qualcuno, anzi, più di uno, che già lo fa.
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?