Di Fabio Riccio,
Ci sono luoghi dove mangiare e basta, e luoghi, nello specifico quelli che piacciono a noi di gastrodelirio, dove vivere qualche ora della nostra vita, godendone.
Luoghi dove il cibo e le emozioni che riesce a trasmettere sono fondamentali, ma anche luoghi dove è possibile leggere il progetto di sapori che c’è dietro.
Per mia fortuna, in un posto di questi ci sono stato di recente.
Ristorante TAMO a Spoltore, bel borgo collinare alle porte di Pescara.
Tecnicamente un ristorante, nei fatti un luogo dove il cibo comunica emozioni ai sensi, almeno per quelli che hanno la sensibilità per leggerle.
Due giovani al timone, Antonio Blasi brindisino, e MariaChiara Guastadisegni, di Chieti.
A dispetto dei meno di sessanta anni in due, sfoggiano ricchi curriculum tra fornelli e pasticceria, e una idea di cucina chiarissima e moderna, per certi versi anche “forte”.
Il tutto si estrinseca nella costruzione dei loro sapori, chiari, netti e sempre leggibili, non gridati ma nemmeno sussurrati, come spesso accade con tante belle mise en place che nascondono solo sapori in dosi omeopatiche.
Ambiente impeccabile, luminoso e ottimamente rifinito in ogni dettaglio, forse solo un po’ troppo conforme (per stile e concezione) a tanti altri ambiti ristoratori di questo scorcio di primo millennio.
Lungo e curato il tavolo in condivisione, quasi una citazione di certe vecchie taverne.
Servizio senza sbavature, tempi perfetti, carta dei vini intelligente e attenta al monde del “naturale” (virgolette d’obbligo), proprio come piace a noi, per non dire della scelta dei superalcolici, notevole.
A questo punto, qualcuno si domanderà se TAMO a Spoltore è un ristorante di carne o di pesce.
Come sempre in questi casi, la risposta è… che TAMO è solo un ristorante e basta, anzi: è tutto quello che ci si aspetta da un gran bel ristorante.
Recinti, classificazioni e luoghi comuni lasciamoli ad altri…
Così, tutto quanto assaggiato, compresi gli ottimi pani e grissini prodotti “in casa” rispetta in toto la giusta sintassi dei sapori, come in apertura l’impeccabile equilibrio de il “bosco in inverno”, passando poi per il ceffone sensoriale del gambero rosso marinato al bergamotto con lenticchie, zabaione di carota e zenzero, un gran divertissement per i sensi, bello cromaticamente, ma anche colto.
Non da meno i cappelletti di coniglio alla cacciatora con pesto di pistacchio e salsa leggera al parmigiano.
Pasta perfetta, solo apparentemente sapidi, in realtà di una disarmante armonia tra le tendenze gustative. Lasciano in bocca la voglia, e forse la necessità, di mangiarsene un vassoio intero….
Il gran finale, (dolci a parte), spetta però al Duo di Agnello, alias della spalla ovina laccata con crema di porro, e del lombo (sempre ovino) con salsa di limone e liquirizia, un bel gioco di rimandi e consistenze al palato e di stuzzico alle narici.
Un piatto che stupisce ed entusiasma i palati “colti”, ma anche quelli meno avvezzi a un certo modo di concepire i sapori.
Menzione per il reparto dolci.
La lei della coppia del Ristorante Tamo a Spoltore ha bei trascorsi di pasticceria.
La cosa è evidente nella nitidezza e nella golosità dei dessert, ulteriore prova che la pasticceria, almeno ad alto livello, al contrario della cucina (più aperta a fantasia e “citazioni”) è quasi scienza esatta.
Concludendo, il consiglio è di un viaggio nei sapori con il menù DegusTAMO.
Sei portate scelte dallo chef, un gran bel mangiare, dotto, goloso e dalle giuste porzioni.
Le basi per far diventare il Ristorante Tamo a Spoltore una meta per chi in tavola cerca non solo qualità, ma anche sensazioni ed emozioni ci sono tutte: contaminazioni tra passato e futuro, ottima mano, territorio e il “Km buono”.
In cucina c’è la forza per crescere ancora e, salvo inciampi, per raggiungere nuovi e più impegnativi traguardi.
Oltretutto, TAMO, è l’ennesima dimostrazione che in Abruzzo nel nuovo millennio il livello medio dell’offerta ristoratoria è veramente alto…
Fateci un salto, magari senza fotografare compulsivamente i piatti, ma godendo invece delle sensazioni che donano, e ricordandoli con la memoria del gusto…
Ristorante TAMO
Via del Mulino, 6
Spoltore (PE)
Tel. 085 4962430
Cell. 320 7670687
www.tamoristorante.it
info@tamoristorante.it
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?