2Vite 2021 Aglianico e Piedirosso fuoriclasse della Campania
Peccato che del 2vite 2021 ce ne è una sola bottiglia, perché un vino del genere andrebbe degustato a secchiate intere…
Peccato che del 2vite 2021 ce ne è una sola bottiglia, perché un vino del genere andrebbe degustato a secchiate intere…
Palpitante e di carattere, il Domaine de Majas Chenin by Majas 2022 dissemina golose saette di bello ai sensi come cupido scaglia frecce d’amore, ed è proprio e specialmente per questo che è un vino tassativamente da godere d’istinto, per il suo multiforme corredo sensoriale che si imprime indelebilmente nella memoria, senza inutili manfrine e superflui tecnicismi
report il marziano e la casalinga di Voghera – Il suo benemerito lavoro, è scavare (dove ci sono…) nella merda e nelle truffaldinerie, necessariamente condendo il tutto con una bella dose di sensazionalismo, altrimenti non si incide e, i frettolosi e disattenti spettatori cambiano canale.
E… così, senza colpo ferire anche Evoluzione Naturale 2024, la bella e ormai consolidata kermesse che da cinque edizioni attira visitatori e appassionati a fine gennaio in quel di Grottaglie (TA) è andata in archivio
Per farla breve, da questi presupposti nasce il Pollux Domaine de Bellivière un rosso elegante e così beverino che te innamori immediatamente neanche fosse la Brigitte Bardot dei bei tempi, vino principalmente da uve Gamay, il vitigno figlio dell’incrocio tra Pinot Noir e Gouais.
Sphaeranera 2015 I Cacciagalli Ovvero… qualche annetto sul groppone e non sentirlo affatto!
Un magnifico rosso di Pallagrello tirato su (affinato) in anfora ai piedi dell’estinto vulcano di Roccamonfina dalle parti di Teano (Caserta),
Questa diagonale di Camerlengo annata 2011 tenutasi il 22 dicembre 2023, non a caso il solstizio d’inverno, è stata una pietra miliare della storia recente di questo interessantissimo vitigno…
Nei giorni scorsi, vittima di un brutto male contro il quale ha combattuto fino all’ultimo se n’è andato un uomo che della rettitudine unita all’onestà ne aveva fatto un faro, Beniamino Faccilongo dell’azienda agricola Paglione di Lucera (FG).
In tempi di rossi uniformati su pochi e ripetitivi registri, a prescindere da vitigno e zona di provenienza, l’ Achille 2020 Case Corini ammalia per la sua complessità, e fa ulteriormente meditare su quanto ancora sia pervicacemente omologato un certo tipo di pensiero enoico, ancora (ahimè!) maggioritario.
La quieta grandezza di un vino come questo mette tutti d’accordo, baroni e contadini, senza lasciar troppo spazio alle opinioni, e tutto questo lo si rintraccia in quell’etereo filo che partendo dalla vigna, dove gli insegnamenti di Masanobu Fukuoca sono pratica di tutti giorni, passa per la cantina collegando le mille storie diverse vissute da un solo protagonista, il vino, qui davvero nella sua essenza.