Diagonale Camerlengo annata 2011
Questa diagonale di Camerlengo annata 2011 tenutasi il 22 dicembre 2023, non a caso il solstizio d’inverno, è stata una pietra miliare della storia recente di questo interessantissimo vitigno…
Questa diagonale di Camerlengo annata 2011 tenutasi il 22 dicembre 2023, non a caso il solstizio d’inverno, è stata una pietra miliare della storia recente di questo interessantissimo vitigno…
Nei giorni scorsi, vittima di un brutto male contro il quale ha combattuto fino all’ultimo se n’è andato un uomo che della rettitudine unita all’onestà ne aveva fatto un faro, Beniamino Faccilongo dell’azienda agricola Paglione di Lucera (FG).
In tempi di rossi uniformati su pochi e ripetitivi registri, a prescindere da vitigno e zona di provenienza, l’ Achille 2020 Case Corini ammalia per la sua complessità, e fa ulteriormente meditare su quanto ancora sia pervicacemente omologato un certo tipo di pensiero enoico, ancora (ahimè!) maggioritario.
Tutto il percorso di A Tutta Trippa è un bell’azzardo di sapori in bilico tra giuste sintassi e studiate provocazioni (leggi il delizioso dolce croccante di trippa al cioccolato
Tra quelli assaggiati negli ultimi tempi, spezzo una lancia per La Taralleria napoletana, storica attività che a Napoli negli ultimi anni si è data una organizzazione e un ruolo moderno, aprendo più punti vendita in città (assaggio docet) però senza snaturare ne’ il gusto ne’ la qualità di quanto offerto, osando anche qualche qualche variante che, riattualizzando il tarallo tradizionale senza troppi stravolgimenti, ne mantiene così la riconoscibilità e l’anima…
Così, l’idea alla base di San Severo Doc non è stata quella di una manifestazione fine a se stessa dove specchiarsi e “fare salotto” o una sterile passerella istituzionale per politici in cerca di lustro e visibilità.
i taralli ‘nzogna e pepe sono una inarrivabile voluttà sensoriale dal gusto articolato, e nel contempo un moloch inamovibile della tradizione del “cibo da strada” partenopeo.
La quieta grandezza di un vino come questo mette tutti d’accordo, baroni e contadini, senza lasciar troppo spazio alle opinioni, e tutto questo lo si rintraccia in quell’etereo filo che partendo dalla vigna, dove gli insegnamenti di Masanobu Fukuoca sono pratica di tutti giorni, passa per la cantina collegando le mille storie diverse vissute da un solo protagonista, il vino, qui davvero nella sua essenza.