Classico Ristorante contemporaneo a Napoli – Cambio di testimone…
Classico Ristorante contemporaneo a Napoli – passaggio di testimone in cucina tra Simone Profeta e Dilip Lakmal Roche
Classico Ristorante contemporaneo a Napoli – passaggio di testimone in cucina tra Simone Profeta e Dilip Lakmal Roche
Giammarco Angelilli da Lucera (FG) Un lungo e variegato bagaglio di viaggi, esperienze e sapori che spazia dall’Europa all’India passando perfino per gli states, lo ha portato a edificare una sua peculiare cucina che, dopo anni di rodaggio e affinamento, sembra avere trovato la sua chiara cifra stilistica.
Che senso potrà avere la cucina italiana al di fuori delle mura domestiche se in casa quasi nessuno più cucina (almeno nelle grandi città del Nord?)
La cucina tradizionale italiana composta da un primo di pasta o riso e un secondo di carne, pesce e contorno è un modello obsoleto troppo impegnativo da gestire nella società contemporanea?
Siamo inesorabilmente quello che abbiamo mangiato.
Il tempo, sì, farà qualche piccolo ritocco, ma siamo inevitabilmente gli odori che abbiamo sentito dall’inizio, i colori che abbiamo guardato, le cose che abbiamo toccato.
E io sono la busta.
El planeta, un film di Amalia Ulman: echi di cinema indipendente e di arti visive, la Spagna dopo la crisi, una madre una figlia (sia nella fiction che nella realtà) che, per così dire, tirano a campare.
La Neviera è all’entrata del paese di Bucchianico. Facile da raggiungere. Un bel casale ristrutturato e elegante. Ottimo preludio al pranzo.
Cinque vini naturali da bere al tramonto… quel che conta è rilassarsi, e proprio le sfumature del tramonto sono il momento migliore per degustare al posto dei soliti insignificanti “prosecchini” e “pseudo Spritz” (più salatini stantii…) qualche nettare di bacco serio, rigorosamente “naturale”.
I rosati, un campo minato…
Nel mondo del vino la dicitura “rosati” indica un variegato e decisamente eterogeneo gruppo di tipologie di vino, che tra loro spesso condividono solo la cromaticità.
Tanti “rosati”, sono sensorialmente agli antipodi fra di loro, e di conseguenza difficilmente incasellabili in una unica categoria.
il Sous le Végétal Octave 2019 fermenta sui lieviti che mamma natura sparge sulle bucce (e… sui muri delle cantine).
Non vede filtrazioni e/o altre enoporcate, e non vede l’ombra di solfiti aggiunti.
Iniziando dal fondo, spicca l’esecuzione perfetta: una gran spremuta d’uva fermentata benissimo.
Quasi al giro di boa di questo 2021, ecco la personalissima e non competitiva classifica di Gastrodelirio dei cinque migliori bianchi naturali degustati nel primo semestre 2021