Chi conosce www.gastrodelirio.it ben sa che le maglie per entrare sulle pagine di questo piccolo (e… diciamocela tutta: spocchioso) sito sono assolutamente strette.
Le ragioni sono sempre le stesse, e si sintetizzano rapidamente in uno stringatissimo “teorema”: dal primo giorno che siamo online si è scelto di fare solo critica gastronomica ed enologica “pura”.
Oltretutto, i locali (oppure i prodotti, i ristoranti, le pizzerie etc etc) che si possono ritenere di vera eccellenza non sono più dell’uno, uno virgola cinque percento del totale complessivo degli esercizi che a vario titolo in Italia somministrano cibo e bevande, e… questo senza sminuire il pur valido lavoro di tutti gli altri e bravi ristoratori, pizzaioli etc etc.
Tutto il resto è fuffa, troppo di sovente a buon mercato. Punto.
Troppo cattivi?
No, semplicemente realisti.
Il mondo del food italiano da anni, e senza vedere via di uscita, annaspa in un vero e proprio abuso di comunicazione (sempre e comunque cosa molto importante) che, grida sguaiatamente che tutti, anche il peggior bruciapadelle di provincia, è un genio della cucina etc etc, con il solo e, purtroppo tangibile risultato di confondere il consumatore medio, ormai non più in grado di distinguere la critica dalla comunicazione e, con il “side effect” di sbeffeggiare quei pochi che ancora si ostinano a fare solo critica costruttiva senza sconti…
Fatta questa premessa, il segnalare su queste colonne un ottimo locale, nello specifico una pizzeria, dove qualità e buon mestiere sono davvero a prova di scettico, si trasforma giocoforza un atto politico vero e proprio, specialmente dopo averlo visitato come è uso di chi scrive su questo sito, in rigido anonimato, all’improvviso e senza prenotare, e pagando rigorosamente il conto (in questo caso onesto e congruo) senza eccezione alcuna.
Canneto Beach 2 pizza a Margherita di Savoia (BAT)*
Un bel locale, sul lungomare della cittadina pugliese universalmente nota per le sue saline.
Interno molto ben arredato e veranda esterna che guarda al mare confortevole quanto basta e ben accogliente.
Tutto è pulito e già dalle prime mosse un occhio attento percepisce una gran bella dose di professionalità.
La scelta delle pizze è ampia e variegata, logicamente con un occhio di riguardo al territorio, ma senza lacci, lacciuoli e futili campanilismi e, la tovaglietta-menù fa il suo buon lavoro così come la scelta di quel che bere, affatto disprezzabile!
Logicamente, quando ci si approccia con occhio & palato critico a una pizzeria, è d’obbligo mettere subito alla prova le capacità di chi è dietro il bancone in primis con una “classica”.
In questo questo caso è stato il turno della Margherita del canneto, rivelatasi una ottima cartina di tornasole, e poi se non si è da soli, oppure se si ha uno stomaco “considerevole”, assaggiandone un’altra “più importante”, questo per valutare (o meno) la capacità e la correttezza di costruzioni sensoriali più composite e variegate, in questo caso ben estrinsecate dalla Murgia alla salina.
In entrambi casi, scommessa vinta in pieno.
La margherita del canneto dall’ottimo impasto e perfettamente cotta, si incasella nelle cosiddette “contemporanee”.
Davvero godibilissima, e il riuscito gioco sensoriale dei tre pomodori risulta certamente equilibrato per il velopendulo e, bonus ulteriore, finisce per incidersi indelebilmente nel reparto delle cose belle della memoria sensoriale di chi la assaggia…
Più strutturato e complesso il discorso per la “dalla Murgia alla salina”, dove il diverso impasto (pur sempre incasellabile nei contemporanei) ha al suo interno un quid di grano arso, che dona certamente complessità, ma che rende l’impresa di equilibrare i vari richiami gustativi un vero e proprio rompicapo.
Come già scritto, scommessa pienamente vinta, e il gusto dello sponzale, un qualcosa di sensorialmente decisamente impegnativo, magicamente dialoga ad armi pari con i richiami dell’impasto e con ingredienti del “topping”, compresi quelli caseari e, quelli dell’ottimo capocollo di Martina Franca, saggiamente aggiunto in uscita.
In definitiva delle ottime e golose pizze che sono dei riusciti esercizi di gusto e professionalità, unica e minima pecca (almeno per le personali preferenze dello scrivente) è stato il vedersele arrivare in piatto già tagliate.
Per carità, nulla di male, ed è una cosa comunissima richiesta da gran parte della clientela non so se per pigrizia o altro e, che un bravo pizzaiolo deve pur accontentare.
Ma, per me (con l’eccezione delle cosiddette “pizze degustazione”, resta sempre una incitazione al raffreddamento anzitempo delle pizze che incappano in questa operazione, e cliccando su questo link vi spiego anche perché…
In definitiva, almeno per quanto assaggiato in questa estate 2024, un indirizzo sicuro e caldamente consigliato, davvero.
Canneto Beach 2 Pizza
Via Forno Vecchio, 17
76016 – Margherita di Savoia BAT
Tel. 0883 414523
https://www.riontino.it/pizzeria/
* Barletta, Andria, Trani….
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?