El planeta – Nel cibo si incappa sempre…
El planeta, un film di Amalia Ulman: echi di cinema indipendente e di arti visive, la Spagna dopo la crisi, una madre una figlia (sia nella fiction che nella realtà) che, per così dire, tirano a campare.
El planeta, un film di Amalia Ulman: echi di cinema indipendente e di arti visive, la Spagna dopo la crisi, una madre una figlia (sia nella fiction che nella realtà) che, per così dire, tirano a campare.
Ed ecco che arriva il martedì. La sveglia suona inesorabilmente, ma in questo giorno speciale fa sentire il rituale motivetto un po’ prima del solito, perché il martedì è un giorno particolare: è giorno di …
Leggi tutto l’articolo…Delle zucchine non si butta via mai niente
Sedie colorate, atmosfera tranquilla di inizio settembre, un’arietta frizzantina e inaspettata e l’insegna Malabar Pisciotta
La leziosa lavagnetta ci strizza l’occhio e spiffera che lì si beve il Fric e La Matta di Casebianche e fino a questo punto potrebbe trattarsi di una scelta territoriale, ma il seguito non lascia dubbi all’affinità elettiva…
Di Serena Manzoni, questa è una lettera d’amore alla ristorazione. Come tutte le lettere d’amore probabilmente un po’ patetica e con tutte le cecità e i limiti che il sentimento prevede e approva. Difficile anche …
Di Serena Manzoni, Al mercato di Marsaxlokk non si allucca. Consapevole che oltre al sud c’è un altro sud, non c’è dubbio che, nella mia esperienza lungo lo stivale italico, più scendi e più il …
Leggi tutto l’articolo…Al mercato di Marsaxlokk – Una domenica a Malta
Non si mangiano i ricci di mare con leggerezza, anche se può sembrare vero il contrario, mi si dice da chi li pesca che il catturarli implica qualcosa di emotivamente forte: “una pesca stranamente intima” perché, insomma, prendere un riccio di mare “non è come prendere una vongola…”
La cena di Herman Koch, libro del 2009 ma ancora incredibilmente attuale. Si racconta di una serata in un ristorante di lusso olandese, dove due coppie composte da due fratelli e le relative mogli si ritrovano apparentemente per un noioso e rituale incontro di famiglia, in realtà per discutere di faccende gravissime che riguardano i loro figli.
Ragù noir diretto da Alfredo Mazzarra: 18 minuti di commedia nera giocati intorno ad una tavolata tra amiche dove il piatto forte è appunto il mitico, succulento e carnale ragù.
Insomma La nave dei folli descrive più di un pasto e vi assicuro che sono pasti decisamente gastrodeliranti.
La nave dei folli è una sorta di elogio della follia, dove risiede, se non la saggezza, la felicità.
Ne berresti all’infinito: la salinità, la leggera mineralità e i sentori agrumati lo rendono sicuramente un vino di facile beva, ma non banale, dritto e franco