Renato Keber: un vignaiolo che parla di terra, umanità e confine
Chi ha la fortuna di incontrare Renato Keber al banco lo capisce subito: non è lì per vendere. È lì per raccontare qualcosa, e ci riesce bene. Molto…
Chi ha la fortuna di incontrare Renato Keber al banco lo capisce subito: non è lì per vendere. È lì per raccontare qualcosa, e ci riesce bene. Molto…
Breve cronachetta “differita” dal Vinitaly 2025 – Padiglione Trentino Una scossa al vino naturale che molti non vogliono sentire Nel cuore della fiera, la scheggia cortese. La solita babele di etichette ripetute, barbe curate col pettine di legno d’ulivo – ma pur sempre firmato – e quel lieve profumo di lieviti selezionati che ti si … Leggi tutto
E lì, seduto tranquillo come se fosse nel cortile di casa sua e non nel più grande palcoscenico del vino italiano, c’era Daniele Ricci. Qualche bottiglia sul tavolo, qualche sedia “da battaglia”, e un sorriso che arriva solo se glielo tiri fuori con gentilezza.
Nicolò Scaglione, l’anticritico, rappresenta una nuova forma di critica gastronomica. Nicolò non è al servizio degli appassionati clienti dei ristoranti, ma degli stessi chef: la sua è una consulenza retribuita che aiuta lo chef a guardare il mondo da un altro punto di vista. Un solido bagaglio culturale e un palato tecnico affinato in migliaia di assaggi ne fanno un grillo parlante contemporaneo.
Zu Zu il Trebbiano frizzante è uno di quei vini che si fanno notare ancor prima di stapparli. Lo guardi dritto sull’etichetta e pensi: “Mah, sarà l’ennesimo vino naturale che sa di cenere e aceto?”
Progetto LOCAL: comprensorio e fruibilità dello stesso, caciocavalli esoterici, pecore vere e fantasmi bonari tra i calici…
Il Gargano, lo ammetto, mi ha fregato di nuovo…
Naples doesn’t just make pizza. It creates magic moments, epiphanies In the Heart of Naples, Where Pizza Has a Name: Genni Bellini
Chiuderci in casa non serve a niente. Attaccare, sì. Con bottiglie, idee, e una buona dose di provocazione.
Che l’America faccia pure i suoi dazi, magari dopo ne pagherà le conseguenze, ma che noi si impari a fare “sistema” come in Francia — anche se non ci piace il termine.