Di Serena Manzoni
Una sera qualunque di un giorno qualunque con una qualunque irrequietezza. Voglia di lontananze, di paesaggi diversi intravisti dal divano di casa tra le pagine di un libro che racconta di viaggi fluviali, tra una sigaretta e l’altra. Si mette male, malinconia e malumore. Fabio…usciamo a cena? Non dice mai di no. Lesina? Attraversiamo la frontiera. Il lontano diventa vicino. Pochi chilometri per entrare nell’altro.
Puglia. Puglie. Ne ho in mente tante. La Puglia diventa appennino e poi si srotola nell’immenso tavoliere, arriva alle bianchitudini di Ostuni, è terra rossa di ulivi millenari e grandi madri gravide.
A Barletta De Nittis ti fa annusare la Francia, vai caccia con Federico II di Svevia, ritorni a Lecce per tornarvi ancora e poi ancora. Mangi con i pesci di Porto Selvaggio, immagini le fioriture della Murgia che non hai visto perchè non era stagione, quando cerchi un’isola arrivi al Gargano. Le brutture non sono in fondo le stesse in tutta la povera patria? Coste massacrate dal cemento, disuguaglianze sociali e malavita, fabbriche che fabbricano malattie, lavoro che non lavora e schiavi con un sogno forse non ancora infranto a lavorare nei campi.
Eccoci a Lesina. Insieme a noi camper di vacanzieri prendono la strada per il Gargano dei turisti, degli aranci e dei mille localini per vacanzieri in vacanza. Inizia l’odore di lago. Che si mischia all’odore dei campi. Che si mischia all’odore del mare. Sul lungolago le macchine si muovono lente, sono in passeggiata, fortunatamente qualcuno preferisce la bicicletta.
Qualcuno prende il fresco e chiacchiera dall’immancabile sedia messa fuori la porta. Dei bambini con acconciature da Mohicani mangiano una pizzetta, una barca molla gli ormeggi e si allontana verso il centro del lago. Dopo il lago l’istmo, dopo l’istmo il mare. Noi si va a mangiare.
Le antiche sere è il nome del ristorante.
Ormai mi sto calando nel lontano. Territorialità. Quello che ho nel piatto proviene dal posto in cui sto mangiando. E’ una bella sensazione, un’osmosi che sa di pulito. Il lago di Varano e le sue cozze non sono certo lontane, i cefali e le anguille sono quelli dell’acqua che ho di fronte, la salicornia lo stesso. E’ proprio l’anguilla che mi riconcilia con la mia irrequietezza, che mi dà la sensazione del viaggio. Il lontano si avvicina. E’ un piatto della tradizione, cotta al forno con le patate e i lampascioni. Improbabile trovarla nella carta di un ristorante che non sia questo, che non sia qui, a trenta chilometri da casa, così diverso e così lontano.
Una sera qualunque di un giorno qualunque con una qualunque irrequietezza. Voglia di lontananze, di paesaggi diversi intravisti dal divano di casa tra le pagine di un libro che racconta di viaggi fluviali, tra una sigaretta e l’altra. E poi si va a Lesina, si mangia l’anguilla nel paesaggio di questo strano lago tra terra e mare bevendo il Trebbiano di Pepe.
Due parole con l’oste per scoprire che gli piacciono i vini naturali e poi il lontano si avvicina, il vicino si allontana. Il tempo gioca con lo spazio: si rincorrono, si nascondono, saltano e fanno la conta, a volte si azzuffano.
http://www.leantichesere.it
LE ANTICHE SEREVia Pietro Micca, 22
71010 Lesina (FG)
Serena Manzoni
A volte mi chiedo come un locale di questa classe riesca a mantenere una qualità così alta in un contesto, come Lesina e dintorni. dove almeno a mia memoria non c’è mai stato ne’ ora ne’ in passato un locale di questa gran qualità.
Complimenti a Nazario e Lucia per regalarci dei bei momenti a Tavola…
Incuriosito dalla lettura di questo articolo, capitatomi a tiro per puro caso nei risultati di google mentre cercavo informazioni sulle anguille di Lesina, alla prima occasione in zona ho provato con moglie e famiglia questo ristorante di cui non conoscevo l’esistenza.
Cosa dire… semplicemente buono, sia per la qualità della materia prima che per il modo di cucinarla.
Oltre questo devo sottolineare la cordialità (solo apparentemente burbera), la disponibilità e la la gran passione del titolare che passo passo ci ha consigliato cosa gustare.
In definitiva, un buon indirizzo in una zona dove in passato non avevo mai trovato ristoranti a mio parere validi.
Ringrazio l’autrice Serena Manzoni per averci invogliato a conoscerlo!
Un articolo veramente bello trovato per caso, come ho trovato per caso questo sito. Incuriosito dalla descrizione del tutto, qualche giorno fa sono stato in questo ristorante, e devo dire che abbiamo mangiato davvero bene cose originali e ben cucinate. Alla prossima occasione di sicuro ci torno. Grazie per avercelo fatto conoscere!
In pieno agosto ho mangiato benissimo e sono stato servito benissimo. Ho mangiato cefalo crudo e bottarga, pasta fresca e frittura eccellente. Ho bevuto molto bene. Ho pagato poco più del previsto. Il mio giudizio è assolutamente positivo. Unico appunto….avrei gradito uno scontrino fiscale invece di un fogliettino qualunque.
P.S. Ho mangiato un pane eccezionale (dice il cameriere; “fatto da noi stessi con lievito madre”)
Splendido articolo! Complimenti all’autrice!
Un occhio al link…
https://www.gastrodelirio.it/fabio-riccio/matteo-e-la-nouvelle-cuisine/2014/04/
Tralasciando le pur belle ed eleganti considerazioni su atmosfera e la mia adorata Puglia… non mi trovo molto d’accordo con chi ha scritto l’articolo.
Non che al ristorante le Antiche sere si mangi malissimo, ma semplicemente trovo che il rapporto tra prezzo e qualità sia decisamente sbilanciato verso il basso.
Forse sarà perchè io e la mia famiglia non amiamo la Nouvelle cuisine e tutti quei ristoranti che ce la vogliono propinare, ma spendere cifre importanti per mangiare cosine delicate da signorina a dieta, e in quantità ridotte, non mi piace per nulla.
Preferisco andare in altri ristoranti in zona dove con meno spesa almeno mangio e capisco quello che mangio…
La nouvelle cuisine lasciamola ai francesi! Non capisco perchè anche in Puglia bisogna copiare quando abbiamo tante belle cose, e poi far spendere soldi al vento per porzioni piccole e sapori che non si capiscono troppo…
Effettivamente alle Antiche sere si mangia davvero bene. Forse solo i prezzi non sono alla portata di tutte le tasche,
almeno di quelle delle famiglie monoreddito. Molto belle invece le considerazioni di Serena Manzoni sulla Puglia in
tutte le sue sfaccettature.
Anche io ho scoperto il sito gstrodelirio tramite la pagina facebook del ristorante antiche sere di lesina.
Cosa di re di più che l’articolo è molto bello e fotografa molto bene le sensazioni di quando si va a mangiare sul lago.
Anche a me piace molto l’anguilla con i lampascioni. Lunga vita a Nazario & Lucia!!!
Non conoscevo l’esistenza di questo sito.
Ogni tanto quando sono in fase di nostalgia acuta per la mia regione mi butto a leggere dei posti che conosco e dove ho passato bei momenti. ,
Cosi’ ho visto il link sulla pagina FB delle Antiche Sere, e ho letto l’articolo che ho
trovato molto bello. In estate quando vengo giù in ferie, una o più visite alle Antiche Sere sono ormai un obbligo!
Bello e molto interessante anche il resto del sito che se ho ben compreso cerca di non “strillare” e fare
pettegolezzi inutili, e inoltre non ammorba i lettori con ricette più o meno impossibili e gustose da fare.
Da pugliese “DOC” anche se da un bel po’ di tempo residente nei pressi di Milano, mi piacerebbe però vedere un qualcosina di
più sulla mia regione…
Davvero bello l’articolo, complimenti!
brava Serena!!
siamo in vaggio..