Di Fabio Riccio
Commestibile. Buono da mangiare, sano e digeribile come un verme per un rospo, un rospo per un serpente, un serpente per un maiale, un maiale per un uomo e un uomo per un verme.
Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, 1911
Qualche sera fa, Luigino un amico (“ino” si fa per dire… un quintale e mezzo di omone, alto 170 cm), ospite a cena, complice la quantità di vino trangugiato ha fatto “outing”.
Un outing ben particolare però: ha confessato perché è ancora celibe! 
Premessa: Luigino ha passato il mezzo secolo, e si definisce celibe “per scelta” vista (dice lui) la carenza di donne che rispondano alle sue discriminanti. La principale dote richiesta da Luigino in una donna è… di saper fare i cavatelli.
Luigino spacca il mondo femminile in due emisferi non comunicanti: quelle che li sanno fare, e quelle che non sanno farli. Per lui la sola parola cavatello è la felicità. Luigino vive di cavatelli (quelli della mamma ottantenne) ma non disdegna quelli di certe osterie del suo paese, sia mai un cavatello fuori zona, eresia!