Per incanto o per delizia
Isabella (donha Penelope) soffre, fin dalla nascita, di una malattia che non le permette di viaggiare su qualsivoglia mezzo di locomozione, a meno che non sia lei a guidare.
Cinema e Gastrodelirio
Isabella (donha Penelope) soffre, fin dalla nascita, di una malattia che non le permette di viaggiare su qualsivoglia mezzo di locomozione, a meno che non sia lei a guidare.
Nella speranza di capire che siamo tutti cittadini dello stesso pianeta, arricchendoci con le nostre differenze (che per noi sono principalmente di sapore) andiamo alla scoperta di Cous-Cous.
Ispirata alla storia vera di François Vatel (pseudonimo di Fritz Karl Watel) che si suicidò oppresso dai sensi di colpa per non essere riuscito a compiere il suo dovere di cuoco e maestro di cerimonie (per via di un ritardo nella fornitura di pesce)
Ne berresti all’infinito: la salinità, la leggera mineralità e i sentori agrumati lo rendono sicuramente un vino di facile beva, ma non banale, dritto e franco
Il Pranzo di Babette.
Il menù? Giustamente non si può non farne menzione. Si parte con un (antiecologico) Brodo di Tartaruga, seguito da dei Blinis Demidoff (piatto che ignoravo e che sembra consistere in delle tartine realizzate con delle minicrepes, decisamente invitanti almeno alla vista).
Il padrino e la cucina all’Italiana
Non ne possiamo più di improbabili pizze al kebab o di, altrettanto agghiaccianti, panini burro e prosciutto cotto!
Le Novizie. Non vi racconto il resto, vi dico soltanto che c’è ben poco di pecoreccio e che resisto fino alla fine del film e soprattutto che anche qui, inaspettato, arriva il Gastrodelirio.
A piedi nudi nel parco
Il prezioso antipasto a base di anguilla deve essere lanciato in bocca entro cinque minuti dalla cottura e non addentato
In Miseria e Nobiltà lo spaghetto supera la sua dimensione alimentare per trasformarsi in un feticcio, in un simbolo che trascende la semplice nutrizione.