Di Serena Manzoni,
Per chi si fosse perso la prima puntata e, con la faccia tosta di credere che abbiate voglia di leggere la seconda, vi ricordo che abbiamo dato inizio al Piccolo Dizionario Gastrodelirante, raccolta semiseria di parole legate al gastrodelirio, insomma alla pappatoria.
La parola di oggi mi è particolarmente cara ed è:
ZUPPETTA
altrimenti nota come zuppetta napoletana, meglio conosciuta come diplomatico e diplomatica. Provate a chiedere ad un qualsiasi pasticcere che non sia di Napoli (o al massimo campano) di darvi una zuppetta e vi guarderà con faccia stranita: a me è successo!
Dolce noto, come torta o come pasticcino mignon: di forma rettangolare imprecisa, pandispagna e crema pasticcera protetti abbracciati teneramente da due strati di pasta sfoglia e bagnati nel rum, il tutto amorevolmente cosparso di zucchero a velo. Diverse le varianti: con la crema diplomatica (crema pasticcera e chantilly, per alleggerire…), con le amarene, bagnata nell’alchermes o nel liquore all’amaretto.
L’origine del dolce è un po’ confusa: regalo del Duca di Parma a Francesco Sforza nel XV secolo, dolce della tradizione napoletana oppure siciliana? Sta di fatto che, a quanto pare, la zuppetta ogni domenica partecipa al pasto di ogni buon partenopeo e al mio, che partenopea non sono ma che ho una predilezione quasi maniacale per le zuppette!
La mia versione cult è con la crema pasticcera e bagnata nel rum, ma sono aperta ad altre esperienze.
Per trarre qualche conclusione, credo di poter affermare che la patria della zuppetta non possa essere che Napoli, il diplomatico chissà…
ZUPPETTA
Serena Manzoni
A Napoli la zuppetta e la reggina in discussa dei dolci.
Anno voglia quelli del nord con sta storia che il diplomatico e piu buono e piu antico de la zuppetta.
Con tuto il rispettto il diplomatico e una cosa la zuppeta un altra.
La domenica a Napoli se nel vasoio conle paste se non ci sta almeno una zuppetta non e domenica.
Buone feste fatte.
E… pensare che da piccolino le zuppete non piacevano affatto.
Riscoperte da grande sono dieventate un “must” domenicale.
Però… andando a cercare ilpelo nell’uovo, il diplomatico con la zuppetta ha delle difefrenze…
Da napoletana dei Ponti Rossi che vive felicissimamente in piemonte da più di 35 anni, e senza nessunissima intenzione di ritornare all’ombra del Vesuvio (ricorrenze a parte) devo dire che anche io ho provato sgomento quando entrata in una pasticceria della periferia di Torino, ho chiesto quattro zuppette, e sono stata guardata come una mentecatta… da portare di corsa al Cottolengo!
Però… però… mi sa che la signora Manzoni, alla quale faccio i miei complimenti per il simpatico articolo, con quel cognome, tanto napoletana mica ci è…
Buongiorno Eleonora! Mezzosangue: per metà del ponente ligure, l’altra metà molto lombarda; ma alla zuppetta non si può resistere…
Si tutto bene, e tutto simpatico, nel resto dell’Italia la chiamino come meglio gli piace, ma a Salerno la Zuppetta è di sicuro più buona e complicata.
http://viaggiculinari.blogspot.co.id/2012/02/trionfo-di-dolcezza-la-zuppetta.html
Saluti!
Le varianti della Zuppetta sono tante, quasi da pasticceria a pasticceria, per non parlare da quartiere a quartiere…