Di Fabio Riccio,
Alfredo Giugno è un uomo di confine.
Tramite il suo birrificio La casa di cura, immensa passione, sta esplorando nuovi territori, vale a dire quelli “fermentativi” a cavallo tra vino e birra, l’anello evolutivo mancante tra le due bevande.
La terra incognita delle fermentazioni spontanee che c’è tra vino e birra credo abbia molto da offrire, sensorialmente parlando.
Non a caso i Saccharomyces cerevisiae, alias i lieviti, ai quali siamo tutti grati per le fermentazioni alcoliche, sono in gran parte gli stessi per vino e birra e, non sorprendetevene, fanno anche lievitare pane e pizze, anche se tempo fa un gioviale e ieratico signore, autonominatosi “grande esperto”, asseriva che non era vero.
Alfredo Giugno non è il solo a far questo, intendiamoci, ma forte della sua esperienza, anche nel campo del vino, probabilmente è tra quelli che in questa sorta di limes tra vino e birra sta ottenendo i migliori risultati, almeno a giudicare e assaggiare quel che c’è nelle sue bottiglie, in special modo la sua MonTac…
Si, proprio la MonTac.
Un mosto di saison (la base della TAC del birrificio la Casa di Cura,) fermentata spontaneamente in cantina con aggiunta di mosto di Montepulciano d’Abruzzo, da due giorni in fermentazione nella Cantina Indigeno (80% mosto di saison 20% mosto montepulciano).
Il risultato all’assaggio è semplicemente strepitoso.
Il bel colore rosso rubino ambrato, ma non velato da fecce fini in sospensione, è intrigante già da sé.
A questo, La Montac aggiunge un caleidoscopio fragrante decisamente intenso e persistente che, lascia ampio spazio ai sentori del Montepulciano che caratterizzano la ricetta, ma anche a delle gradevoli note citriche e perfino di mandorla, amara.
Al palato invece, la tendenza dolcina del mosto è contrastata da acidità e freschezza.
Quasi come una Lambic, la MonTac rivela una dissetante vena aspra che, visto anche il giusto alcol, neanche è finito il primo sorso, già ti fa pensare di aprirne un’altra bottiglia.
Se quest’estate volete sbalordire le papille gustative di chi è abituato alle solite “birrette industriali”, o volete mettere “al tappeto” uno dei tanti sedicenti & saccenti esperti di Birra artigianale che, come funghi dopo la pioggia sono spuntati in ogni dove lungo la penisola, chiedete una MonTac (da bere assolutamente appena fresca, e non gelata!) e poi raccontatemi com’è andata!
Birrificio la casa di cura
Frazione Senarica
64043 – Crognaleto – TE
https://www.birrificiolacasadicura.it/
info@birrificiolacasadicura.com

Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?