Di Serena Manzoni,
Noi di Gastrodelirio parliamo spesso di prodotti e produttori.
Spesso piccoli.
Perché, a quanto pare, la dimensione minuscola permette una maggiore libertà di agire in maniera pulita, onesta e sana. Persone che lavorano e producono cose buone. pasto quotidiano
Ma di queste cose buone che cosa ne facciamo?
Insomma, per farla breve, la questione è di come questi prodotti e produttori possano entrare nel nostro quotidiano, migliorandolo.
Forse ci sfugge sempre il punto che il cibarsi è soprattutto un atto quotidiano e casalingo.
Di solito a casa consumiamo la maggior parte dei nostri pasti ed è importante che questi stessi momenti giornalieri rispondano a quegli standard di cui tanto parliamo e scriviamo. pasto quotidiano
Non soltanto quindi, ristoranti e carte dei vini, ma la nostra bella tavola dove tante volte ci troviamo, per mangiare in compagnia o soli, spesso il luogo dello scambio e dell’incontro familiare, dove raccontarsi la giornata, la bellezza o la stanchezza, le tante cose apparentemente futili che riempono i nostri giorni.
Quello che mettiamo nel piatto, a mio avviso, fa la differenza.
Non voglio dire che ogni giorno dobbiamo improvvisarci supercuochi alle prese con ricette complicatissime e di un tecnicismo poco adatto alle virtù casalinghe, ma che impariamo a gestire con amore e rispetto anche i pasti che consumiamo giorno dopo giorno, a casa.
Ed ecco che prodotti e produttori fanno la differenza. E anche il nostro modo di fare la spesa. pasto quotidiano
Quanto è diversa una pastasciutta casalinga senza troppe pretese se fatta con prodotti industriali o con quelli dei piccoli e bravi produttori che avete scoperto nelle vostre ultime meritate vacanze e di cui vi siete portati a casa un po’ di scorte.
Ecco solo qualche esempio di qualche possibile pasto casalingo:
Spaghetti di Verrigni al pomodoro con pomodori dell’Azienda Agricola Paglione di Lucera. Ogni volta una varietà diversa, ogni volta una pasta al pomodoro diversa…
Pane e formaggio. Provate con i formaggi di Gregorio Rotolo accompagnati dai pani di Luigi Petrella Laurino di Matrice e non venitemi a dire che avete mangiato soltanto un po’ di pane e formaggio!
Focaccia (fatta da voi) farcita con Tonno Alalunga Aura, olive Salella ammaccate del Cilento e basilico del vostro balcone.
Pasta in vongole fresche appena scottate, zafferano dell’Aquila della Cooperativa Altopiano di Navelli in fili, perché lo zafferano non cresce in bustina…
Esageriamo con la salsiccia dolce e quella di fegato di Michele Sabatino macellaio in quel di Apricena (FG) fatta al forno e accompagnata con le immancabili patate al rosmarino, sempre del vostro balcone.
Perché non provate a impastare voi dei maltagliati da mangiare in bianco con il molisano olio Lu Mè dell’olivicoltore Antonio Villani e una grattuggiata ben dosata di Agrì stagionato della Latteria Sociale di Valtorta in provincia di Bergamo?
Potrei continuare per ore e sarebbe divertente, ma credo sia sufficiente così per rendere l’idea e per augurarvi un buon pasto quotidiano… di qualità!
pasto quotidiano
Serena Manzoni