Non mi avvalgo della virtù cristiana del perdono, anzi, ancor più per queste categorie:
I fautori del panettone senza uvetta (e altro…), che non è più un panettone, ma il cognato citrullo del pandoro.
Chi pratica l’escissione rituale del grasso del prosciutto per non meglio precisate fisime dietetico-salutiste, mascherate da “libera scelta”.
I “critici gastronomici” non onnivori. Purtroppo esistono.
Gli adepti alla setta del pesto senza aglio, triste poltiglia verdastra che a fatica sa di basilico, ma consente baci alla francese quasi asettici.
I tifosi del cornicione della pizza scartato. Chissà qual’è a riguardo l’opinione dei pizzaioli “canottieri”.
Certi “critici gastronomici” bravissimi a vergar fiumi di parole “alate” su qualsiasi cosa, senza però curarsi di dire con chiarezza se il tutto gli piace o meno, oppure se sa di qualcosa…
Gli appassionati dei formaggi sempre “più magri”, che oltre essere un ossimoro caseario, quasi sempre non sanno di nulla.
I disgraziati che osano bere i vini blu.
Quelli che con la temibile voce “Prosecchino” indicano qualsiasi liquido effervescente giallino addizionato con aromi & alcol, anche se prodotto a VattelaPesca di sotto nel territorio di Lampedusa.
Gli estremisti del latte magro, scremato, sgrassato, spremuto e senza un sacco di robe, che alla fine, che ci resta?
Gli esterofili dei nomi del cibo, alias quelli che un controfiletto o una lombata gli fanno schifo, mentre sbavano per una entrecote che tutto sommato è la stessa roba.
Chi toglie le ciliegine dai pasticcini perchè gli fanno “senso” .
Quelli che fanno regolarmente scuocere la pasta, o all’opposto la servono “rigida”, perché i tempi di cottura li fanno “a occhio” come la nonna.
Gli infelici che se di un piatto non ne esiste una versione “destrutturata” si immalinconiscono.
I frettolosi che hanno l’ardore di mangiare le pizze surgelate del discount, trovandole perfino appetitose.
A tutti coloro che si riconoscono almeno in una di queste queste categorie, per i quali è già pronto, bello caldo caldo e con tanti posti liberi, un cerchio dell’inferno extra, il decimo, regalo un consiglio, spassionato…
Tagliate la testa al toro e datevi al respirianesimo!
Non sapete cos’è?
E’ il non mangiare sostanze né solide né liquide, limitandosi a bere solo acqua e soprattutto a respirare, nutrendosi così solo attraverso l’olfatto con gli atomi che compongono la materia circostante.
Un gran bel “manicaretto”.