2022 i sopravvissuti (Soylent Green)

Di Mimmo Farina,      

In un sistema come il nostro, votato all’estremo sfruttamento delle risorse naturali, con poco o scarso rispetto per la catena naturale, sia essa alimentare o ambientale, la prospettiva di una catastrofe è sempre dietro l’angolo.

Nella nostra concezione sappiamo, o meglio siamo convinti, che cibo e acqua siano pressoché infiniti e sempre disponibili.

Viviamo, insomma, in una specie di bolla privilegiata e protetta.

2022 i sopravvissutiUn po’ come le classi dominanti di alcuni film distopici come Metropolis o 2022 i sopravvissuti

Siamo però sicuri che queste visioni siano effettivamente distopiche?

Se affrontassimo queste tematiche da un punto di vista diverso, tipo quello di un africano, probabilmente non ci sembrerebbero tanto assurdi i mondi che i film succitati ci propongono.

Proprio di un film come 2022 I Sopravvissuti, un film di fantascienza del 1973 per la regia di Richard Fleischer voglio parlarvi oggi.

Interpretato dal “falcoCharlton Heston, si svolge nell’anno del titolo ipotizzando un crollo della classe media, e la fine dell’abbondanza alimentare del capitalismo.

Fine dell’abbondanza, ovviamente, per il 99% della popolazione, non certo per le élite che hanno a disposizione carne, sedani, mele, pomodori e donne.

Il resto della popolazione (nel film si portano come esempio gli Stati Uniti, ma si ipotizza che la situazione sia globale) arranca mangiando delle tavolette prodotte dall’unica impresa rimasta, la Corporation Soylent, a caro prezzo.

Tavolette a base dichiarata di soia o di plancton (e se vi viene in mente la recente apertura al consumo di insetti, beh, potete pure fare l’associazione mentale), pane prodotto dalla stessa Soylent e venduto insieme a ciarpame come stoviglie di plastica o oggettistica di scarso valore (per noi) in mercati che ricordano i peggiori suk medio orientali.

2022 i sopravvissuti logo

Un pezzo di manzo è qualcosa di assolutamente utopistico da vedere per chi non è ricco, ma per ricco si intende veramente ricco, per intenderci un barattolo di marmellata di fragole costa oltre 150 $.

Anche chi è contiguo al potere, come i poliziotti non se la passa meglio, costretto a vivere in tuguri che possono sembrare comunque delle regge rispetto al resto del popolo, che dorme per le scale o nei sagrati delle chiese.

La temperatura ambientale, poi, a causa dell’effetto serra, è perennemente sopra i 30° nelle ex zone temperate.

Insomma un vero e proprio inferno, aggravato dalla sovrappopolazione (solo New York conta oltre 40 milioni di abitanti).

In questo scenario, poi, la società spinge, sollecita, i cittadini al suicidio assistito.

2022 i sopravvissuti

A seguito dell’omicidio di un dirigente della Soylent (la vecchia gloria hollywoodiana Joseph Cotten) il nostro protagonista (Thorn) è portato ad indagare, fino alla drammatica e sconvolgente rivelazione finale.

Rivelazione che ribalta ogni sua convinzione, scoprendo il misterioso ingrediente segreto del Soylent Verde, l’ultimo ritrovato della onnipresente Corporation per risolvere il problema della fame e anche della sovrappopolazione, un ingrediente decisamente ecocompatibile.

In conclusione la visione di questo film, decisamente gastrodelirante (ma poi chissà quanto…), può servire anche a stimolare una riflessione relativa alle nostre abitudini di vita ed alimentari.

Ora vi lascio, e mi faccio una zuppa di Soylent Rosso!

7 commenti su “2022 i sopravvissuti (Soylent Green)”

  1. “La temperatura ambientale, poi, a causa dell’effetto serra, è perennemente sopra i 30° nelle ex zone temperate.”

    La temperatura viene aumentata con la geoingegneria e la continua deforestazione nonché il taglio sistematico, e in costante aumento, del verde pubblico in OGNI città.

    Se non ci sarà cibo per tutti (mentre in realtà ce n’è sempre in avanzo) è perché viene impedita la coltivazione con ogni mezzo (persino l’invenzione di malattie e leggi ad hoc, il sequestro dei campi, la creazione di catastrofi “naturali” evitabilissime) e perché le derrate alimentari vengono costantemente imboscate e fatte marcire.

    Alla resa dei conti le “previsioni” sciorinate nel trattato “I limiti dello sviluppo” si sono rivelate tutte menzogne di comodo che vengono però create artificialmente dalle autoproclamate “élite” e chi ancora ci vuol credere è il classico cornuto felice o servetto a paghetta.

    Volete ancora continuare a prendervi/ci per fessi?

    E allora godete pure felici che, mentre vi cazzeggiano con la storiella degli insetti, il Soylent esiste già da 10 anni e i cadaveri costano poco e non mancheranno mai.

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  2. Voglio sottolinearlo bene, IO NON MI SENTO RESPONSABILE DI QUESTO CONSUMISMO SFRENATO, io sono succube come molti; e sicuramente ognuno di noi nel suo piccolo può fare qualcosa, ma il problema rimangono le multinazionali; se non cambiano il loro sistema non ne usciremo, il fatto è che hanno in mano tutto loro e noi non possiamo niente, questo bisognerebbe capire. Per quale motivo un Bill Gates fa parte di organizzazioni mondiali; perche’ sta comprando appezzamenti incredibili di terreni in tutto il mondo, perché prevede che ci saranno altri virus? Cosa ne sa lui di quello che succederà? Perché lui? E perché altri magnati possono permettersi di fare cio’ che vogliono? Se il mondo fosse realmente in pericolo si sarebbe corsi ai ripari con leggi sensate e non battere sempre sul consumo quando sanno benissimo che a proporlo non siamo noi del popolo; ma loro, basterebbe un niente per rivoluzionare il sistema, e non certo inventandosi vaccini nuovi per malattie che non esistono; non si inventerebbero auto elettriche con i costi che hanno sia di fabbricazione che manutenzione, non avrebbero distrutto tubazioni di gas naturale pulito per colpire l uno o l altro continente, se hai bisogno di tutto e di tutti cerchi l aiuto e non la distruzione! In realtà ci stanno facendo lavaggi del cervello per cedere in tutto per tutto!

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  3. Ci risiamo. Ancora a puntare il dito verso l’america, sicuramente rea di molti crimini contro non solo il pianeta, ma anche verso l’uomo stesso, mentre ci si batte il petto proclamando la più casta innocenza per i paesi comunisti perché si sa che il comunismo porta l’eguaglianza tra i popoli. Basta con queste favole che imbambolano solo chi crede che il comunismo possa ancora salvare il mondo e che tutto il resto è merda come chi crede che la salvezza è nelle comunità dei centri sociali perché li ci si vuole davvero bene e ci si ama. La verità è una: l’uomo è un egoista, qualsiasi sia il suo pensiero politico, sia esso di destra che di sinistra, e se volete metteteci pure il centro che forse è peggio perché non si schiera. Ognuno guarda il suo orticello e guai a chi lo tocca. Scusate se uso magari un linguaggio volgare, ma di gente che vuole insegnare a tutti i costi che esiste un solo colpevole e che magari ha una bandiera stelle e strisce, beh questa gente mi ha rotto le palle come quelli che credono che le canne salveranno il mondo. O cambiamo tutti, però facendo tutti qualcosa di utile e non stare solo a puntare il dito, oppure dobbiamo accettare le conseguenze e in silenzio!

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    • Vabbè. Il Comunismo è morto da almeno 3 decenni e c’è ancora chi non vede qual è il solo pensiero/azione rimasto. Oggi unico responsabile della pentola nella quale bolliamo lentamente come le famose rane di Chomsky.

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  4. Buongiorno,
    Io negli anni 70 ero poco più di una adolescente, ho visto il film che mi ha sconvolto la vita, ero già iscritta al WWF e già da allora seguivo i problemi dell’ambiente, quando nessuno parlava di ambiente, le balene venivano uccise nei mari di tutto il mondo, la plastica dominava ovunque e lanciare uno più scarti di plastica in mare era una consuetudine, tutto si faceva alla luce del sole, chi protestava era tacciato x pazzo esagerato, da allora mi sono sempre guardata attorno e ho prestato sempre molta attenzione al comportamento della gente in generale, una vera catastrofe annunciata, facevo il conto alla rovescia allo scadere di questa data ora ci siamo da oggi esattamente due anni e ci siamo, non pensavo di arrivare a vedere tutto questo ma ci sono arrivata, la mia coscienza green mi ha portato a coltivare canapa xche ho capito che questa pianta siccome da tutto è non necessita di molta acqua ha la facoltà di salvare il Pianeta, ma ci sono ancora parecchi preconcetti visto la campagna diffamatoria fatta in 80 anni di storia del petrolio è stata spazzata via x far posto ai tanti soldi che il petrolio poteva arricchire le multinazionali statunitensi ed ecco i risultati, ancora non siamo pronti a far marcia indietro, la natura ci ha presentato il conto. Ma la nostra sarà una corsa contro il tempo chissà se riusciremo a salvare quanto ci è rimasto e a salvare noi stessi…..

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    • La natura non ci ha presentato i conti, inoltre l’inquinamento oggi in Italia ed Europa è assai minore di quello degli anni 70′, decennio al limite del delirio perché tutto era permesso. Se deve scrivere delle “multinazionali americane”, non dimentichi anche le altre multinazionali cioè quelle non americane. Non dimentichi neppure di tutto l’inquinamento dell’ ex Urss, della Cina e dell’India….

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      • Salve,
        sono opinioni. Io credo che il mondo sia inquinato come e più di prima. C’è una maggiore e diversa coscienza ecologica che, da paesi ricchi e viziati, possiamo permetterci in quanto adesso andiamo altrove ad inquinare (Cina, Vietnam, India, Brasile). Peraltro, col nostro stile di vota decisamente votato al consumo sfrenato, induciamo questi paesi ad imitarci, spingendo tutto verso la totale insostenibilità. Non ne faccio una questione politica (l’URSS ha sulla coscienza almeno il Lago d’Aral) ma è innegabile che il modello consumistico capitalistico spinga verso l’inquinamento e lo sfruttamento sconsiderato delle risorse. Per cui, sì, le principali responsabili sono e restano le multinazionali americane. E la natura il conto ce lo presenta tutti i giorni.

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