Di gare e concorsi di pizza in Italia c’è ne per tutti…
Anche troppi, forse, come troppi sono i vari campioni mondiali, continentali, regionali, aziendali, comunali e magari di… condominio!
Sembra non esistere più un pizzaiolo senza un “titolo” di campione di qualcosa o che non sfoggi un qualche premio, fosse anche il mesto e modesto attestato di partecipazione al trofeo internazionale di pizza al gianduia salato che si tiene ogni anno a Settefolli.
La fantasia (Google aiuta) corre sfrenata nel tentativo di scovare una categoria di pizza ancora “libera” per così organizzarci il suo bravo trofeo…
Non manca proprio nulla…
Dal campionato provinciale di pizza con il ravanello, al trofeo planetario della pizza al gulash, senza dimenticare il memorabile trofeo della miglior pizza surgelata e/o congelata espressa, tenutosi tempo addietro in una cella frigorifera industriale nella prima periferia di Milano, con il tocco di classe di giudici e pizzaioli vestiti come eschimesi, non per vezzo, ma per resistere alle rigidissime temperature sui meno 60° C.
E… così, dopo tutto questo preambolo abbastanza critico di questo momento apparentemente magico del mondo della pizza, ci racconti di una gara di pizza?
Si, perché c’è anche chi merita davvero, una buona partenza…
Cerignola Pizza Cup – Prima edizione
Al primo sguardo una delle mille e più gare che si tengono nella penisola e oltre, in realtà un qualcosa di diverso e interessante, partito senza se e senza ma con il piede giusto e, che se si ripeterà l’anno prossimo non potrà che crescere ancora come numeri e prestigio.
Perchè questo?
Per alcuni semplici fattori non sempre considerati a pieno da chi organizza, ma anche da chi partecipa…
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In primis la sorprendente presenza di molti più concorrenti di quanto preventivato anche nelle più rosee previsioni, provenienti da ben cinque regioni, cosa che ha costretto gli organizzatori a cercare in corso d’opera una location più ampia e comoda da raggiungere, e con la possibilità in caso di imprevisti meteo di usufruire degli ampi spazi interni (difatti per un po’ ha piovuto, ndr).
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La presenza tra le categorie in gara delle “focacce pugliesi” (non baresi!), cosa che ha raccolto un buon interesse, perché pochi fuori della Puglia sembrano avere colto la crescita di questa tipologia, certamente collaterale, ma per più versi afferente e imparentata al mondo della pizza.
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A questo, aggiungiamo una giusta cura nei dettagli e una buona ed efficiente organizzazione, cosa in altre situazioni non scontata, ma che qui al netto di qualche risibile dettaglio della “prima volta” ha funzionato davvero bene.
Gli organizzatori: Cinzia d’Eramo, Donato Barigliano e Angela d’Esposito -
In ultimo un plauso per la giuria (che lo scrivente ha avuto il piacere di presiedere ma senza partecipare) composta da rappresentanti della stampa, comunicatori, chef, istruttori pizzaioli e critici, in maggioranza davvero esperti e preparati tecnicamente, imparziali e per nulla inclini a favoritismi e campanilismi.
Angela La giuria al lavoro… -
Senza alcuna interferenza o intromissione la giuria ha decretato quelli che sono stati davvero i migliori, e vi assicuro che nel mondo del food, sommersi come siamo da una comunicazione a senso unico che vuole convincerci che tutti sono dei maghi, far vincere quelli davvero migliori sta iniziando a diventare una cosa rara!
Indi, mediando il linguaggio delle riprese cinematografiche… Ciak, buona la prima, ci vediamo tutti l’anno prossimo a per la seconda edizione della Cerignola Pizza Cup !

Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?