«Mi dispiace, ma il Muscadet è finito ieri sera…»
Frase che si ode quando un ristoratore colpevolmente NON riassortisce la cantina, ma per fare “scena” ben si guarda dal cassare, o almeno di dotare di asterisco la voce dei vini esauriti in carta.
Storia vecchia
Però, ieri ‘sta “menata” si è tramutata in qualcosa di buono.
Dopo le contrite frasi di rito, il ristoratore chiede: i vostri gusti?
Ricordando che in passato aveva una discreta scelta di “naturali”, oso dire: beviamo naturale…
Non si scompone.
Propone un fuori carta, un Pinot gris di un tal Denìs Montagnard, con accento sulla “i” forzatamente francese.
«Conoscete?»
«Onestamente no…»
Qualche minuto e arriva una bottiglia…
Mi sembra di conoscerla.
L’etichetta…
E’ il Sandrigo di Denis Montanar.
«Lo conoscete?» fa il ristoratore.
«Certo!»
Non aggiungo che il Sandrigo probabilmente è tutto fuorché un Pinor gris, e che Denìs Montagnard è in realtà Denis Montanar, Italiano & friulano mica francese!
Uve, friulano in prevalenza (ex Tocai).
Aggiudicato!
Ed ecco a voi una serata salva dai monotoni vini (nulla o quasi sotto i 60 euro!) per gastrofighetti vanagloriosi con-il-conto-pagato-dall’azienda…
Resta il dubbio, visto che il ristoratore non è un imbecille e ha buone nozioni enologiche che…
Ha scherzato?
Si è preso gioco di noi?
Magari è un lettore “silente” di www.gastrodelirio.it e ci mette alla prova stanandoci dal nostro rigoroso anonimato dai conti sempre pagati?
Intanto si è divertito (forse…) francesizzando maccheronicamente il nome del bravo produttore friulano in un improbabile Denìs Montagnard, ma sembra che francesizzare tutto, sia una prerogativa di questo ristoratore, tra le altre cose anche bravo…
Resta il piacere di aver ritrovato il Sandrigo di Denis Montanar, un gran bel vino.
Giallo paglierino a dispetto delle luci balorde, naso subito agrumato con sentori freschi e di frutta tropicale (a momenti sembra di addentare un ananas) netti ed eleganti, in un contesto di mineralità spiccata, oltretutto ben avvolgente al palato e che comunica prima di ogni cosa il piacere di berlo, anche e specialmente per qualche affascinante “spigolo” sensoriale.
Non dimentichiamo che è stato anche un irreprensibile sodale della nostra buona cena ittica…
Logicamente, siamo sul pianeta del “naturale”, per essere più precisi, dei Triple A.
Il resto, è in etichetta!
Azienda Agricola Denis Montanar
Via Malborghetto, 4,
33059 – Villa vicentina – UD
Tel. 366 140 0327
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Sood, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?