Moscufo – Mostra dell’olio
Di Jolanda Ferrara
Come e meglio che in un film. L’olio d’oliva è intriso nell’immaginario collettivo della comunità agricola di Moscufo. Sulle orme dei padri, le mani intrecciate a quelle delle più giovani generazioni, gli abitanti dell’antico borgo collinare disteso nella campagna vestina, si raccolgono attorno alla Pro Loco per dare vita all’annuale “Mostra dell’olio e…” , quarta edizione da venerdì 9 a domenica 11 agosto 2013 nel centro storico di Moscufo.
Per raccontare “come in un film” il gusto della vita all’ombra dell’ulivo, l’oro verde del territorio, emblema della dieta mediterranea

patrimonio dell’umanità. Olio extravergine e altre bontà caratteristiche del posto: salumi, formaggi, sottoli, miele, tartufi, vini, birra agricola, dolci. Prodotti autentici e sinceri da far gustare ai visitatori. Invitandoli ad apprezzare la rievocazione dei mestieri contadini – il cestaio, il funaio, il tessitore, il maestro vasaio, il frantoiano – e pure le poesie, i giochi e i bozzetti di murales in tema con l’ulivo, opera dei bambini del paese. “Un modo per far capire che da queste parti la cultura agricola è viva” afferma il presidente della Pro loco Massimo Ferrati “Il nostro obiettivo, condiviso con l’amministrazione comunale, le aziende di Campagna amica, le associazioni Asini che volano di Loreto e Antichi mestieri di Casoli, è di far conoscere e valorizzare l’eccellenza assoluta del territorio. Anche i concorsi lanciati nelle scuole primarie e secondarie servono alla continuità delle tradizioni”. La mostra dell’olio di Moscufo si annuncia come una full immersion tra bontà e bellezze, con le visite guidate al monumento storico della Chiesa di Santa Maria del Lago, XII secolo (programma su www.comunedimoscufo.it e su facebook).
In quel Triangolo d’oro di uliveti e frantoi affacciati sul Tavo tra Loreto Aprutino, Pianella e Moscufo, l’extravergine dop Aprutino Pescarese, frutto delle varietà autoctone Dritta, Leccino e Toccolana, in purezza o in “blend” – esprime pregi e virtù straordinari e irripetibili, sintesi compiuta tra saperi antichi e moderne tecnologie, amore per le tradizioni e cultura del paesaggio. Un patrimonio unico, motivo di orgoglio nel mondo e assolutamente da difendere dalla concorrenza sleale dei prodotti esteri che arrivano sul mercato a prezzi stracciati.
L’Aprutino Pescarese a denominazione di origine protetta, è tutelato da un Consorzio di tutela con sede a Pianella (www.aprutinopescarese.com).
Delle tre dop abruzzesi dell’olio, è la prima riconosciuta in Italia dall’Ue. Altri fiori all’occhiello della produzione olivicola regionale sono la dop Colline Teatine (Frentano e Vastese) prodotta in provincia di Chieti e ottenuta dalle varietà Gentile di Chieti e Leccino; e la dop Pretuziano delle Colline Teramane, prodotta in provincia di Teramo e ottenuta principalmente dalle varietà di olivo Dritta, Leccino e Frantoio, e altre cultivar autoctone come Tortiglione, Carboncella e Castiglionese.