I Mattarelli Bologna: pasta fresca artigianale e sfoglia creativa alla Bolognina
Dove la sfoglia incontra la follia gastronomica…
Bologna non è solo la città dei portici e della mortadella, ma anche — e soprattutto — la capitale della sfoglia tirata a mano.
In questa tradizione si inseriscono I Mattarelli Bologna, un locale della Bolognina dove la pasta fresca artigianale incontra la follia creativa.
“I Mattarelli”: un nome che non lascia scampo. Ma cosa significa davvero?
È solo l’attrezzo – di legno, cilindrico e un po’ minaccioso – che da secoli è il prolungamento dell’avambraccio delle rezdore?
Oppure, è solo la dichiarazione di una certa, sottile pazzia?
Perché, diciamolo, oggi aprire un locale dedicato quasi maniacalmente alla pasta fresca, con grande attenzione all’asporto e al delivery, è un atto di sana pazzia.
Una pazzia che, però, quando affonda i denti in un buon tortello burro e salvia, diventa subito lucidissima ragione.
La Bolognina che cambia: dove nasce la pasta fresca più creativa di Bologna

Non è un caso che I Mattarelli stiano proprio alla Bolognina.
Quartiere che negli anni si è scrollato di dosso l’etichetta di periferia “un po’ così” e che si è reinventato come un laboratorio urbano, culturale e gastronomico.
Qui trovi muralisti, kebabbari di livello, cocktail bar inaspettati, e ora anche una casa della sfoglia che sembra avere il cuore nella tradizione e i piedi ben piantati nell’oggi.
Locale sobrio, lontano dalle insegne modaiole e dai menu chilometrici, e con un’aria che dice:
“Qui la star mica è l’arredamento, ma quel che ti arriva in tavola.”
E già questa è una dichiarazione di intenti, in un’epoca in cui anche il panino più misero vuole sentirsi “instagrammabile”.
Tutti i colori della pasta fresca artigianale

Ma veniamo al dunque: la pasta fresca. Perché qui non si scherza.
I Mattarelli propongono tortelli e paste ripiene di tutti i colori.
Verde spinacio, rosso barbabietola, giallo curcuma, nero seppia: un arcobaleno commestibile che non gioca a fare il circo, ma trova un equilibrio gustativo che convince.
Niente trucchi da prestigiatori: solo la mano sicura di chi conosce farine, uova e tempi di cottura.
Un tortello ripieno di zucca dolce e ben bilanciata? C’è, e fa la sua figura.
Una pasta colorata che strizza l’occhio alla modernità ma resta con radici salde nella cucina emiliana? C’è anche quella.
La sensazione, addentando, è di sostanza: non la pasta che si sfalda dopo due minuti, non l’illusione di gastronomia da banco del discount.
Qui la masticazione ha senso, consistenza, e chiude il cerchio con condimenti che non sono comparse, ma coprotagonisti.
Mangiare o portare via: l’asporto perfetto alla Bolognina
Ho provato sia la versione tavolo – servizio asciutto, in un cortile tra i palazzi, senza smancerie – sia la dimensione asporto.
Ed è qui che il locale mostra la sua anima ibrida e moderna.
Perché mentre metà città ancora arranca con packaging tristi e porzioni “mutilate” dal viaggio,
I Mattarelli hanno pensato l’asporto come parte integrante del progetto.
Non un ripiego, ma una vera seconda anima.

E così ti ritrovi in mano un cartoccio che pare una sensuale dichiarazione d’amore urlata in faccia.
Il dilemma è crudele: resistere fino a casa, o lasciarsi andare e aprirlo subito lì, sul marciapiede di Via Creti tra lo sguardo divertito dei passanti?
Io, mea culpa, due volte non ho ceduto alla tentazione, e ancora ora me ne pento. Ma rimedierò…
Prezzi onesti, qualità buona
Parliamoci chiaro: la pasta fresca fatta bene (ripiena o meno) non è, e non può essere, “economica” nel senso deteriore del termine.
Richiede tempo, materia prima scelta, braccia e testa.
Ma da I Mattarelli non si sfora nel gourmet per pochi eletti: i prezzi sono proporzionati, giusti, onesti.
Paghi la qualità, e la qualità c’è, diamine!
Un rapporto qualità/prezzo che fa venire voglia di tornare, senza dover aspettare l’occasione speciale o il bonus vacanze.
Tradizione e follia
E allora, tornando al nome: I Mattarelli sono davvero solo quei cilindri di legno che stendono la sfoglia, o sono anche la metafora di un guizzo visionario?
Io propendo per la seconda.
Ci vuole coraggio, oggi, a investire tutto in un progetto così.
Ci vuole un po’ di follia nel puntare forte su asporto e delivery, quando molti ristoratori li vivono controvoglia come piani B.
Ci vuole follia nell’idea che la pasta fresca non sia un ricordo polveroso delle nonne, ma una materia viva, moderna, trasformabile in arcobaleno.
Ed è una follia che funziona.
Una follia che scalda, che riempie, che ti fa pensare che sì, la Bolognina ha trovato un altro piccolo pezzo della sua nuova identità.

Conclusione (ma non troppo)
Alla fine, I Mattarelli Bologna sono un luogo che ti mette davanti a una scelta semplice: credere che la sfoglia sia solo tradizione da museo, o accettare che possa essere, ancora oggi, atto quotidiano di resistenza al fast food senz’anima.
Io ho scelto la seconda via, e consiglio di farlo anche a voi.
Sedetevi, ordinate, o portatevi via il vostro cartone di tortelli colorati.
Non ci sarà bisogno di altro: ci sarà solo da masticare, sorridere, e forse – finalmente – capire che la pasta fresca artigianale non è mai stata così viva.
E se la follia di tirare sfoglia ogni giorno alla Bolognina è contagiosa, be’, che ci contagi pure.
I Mattarelli Bologna
Via Donato Creti, 47 – Bologna
Tel: 389 5138030
www.imattarellibologna.com
pasta fresca bologna
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Food, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?