Gastrodelirio marchio registrato è ufficiale dal 26 agosto 2025. È una grande soddisfazione – quasi un brindisi con uno dei vini che piacciono a noi – dopo dodici anni di battaglie editoriali, migliaia di articoli pungenti e una filosofia enogastronomica mai accomodante. La “®” non è un semplice simbolo, ma un baluardo contro i furbetti che approfittano del lavoro altrui.
La registrazione non è quindi una medaglia da appendere al petto, ma un segnale di continuità. In un panorama in cui tanti progetti editoriali nascono e muoiono alla velocità di un trend su TikTok, avere la costanza di dodici anni di articoli, riflessioni e discussioni accese è già di per sé un atto di resistenza.
Dalla genesi ribelle alla “®” che difende la critica gastronomica vera
È una bella soddisfazione – quasi un brindisi con uno dei vini che piacciono a noi – annunciare che dal 26 agosto 2025 Gastrodelirio marchio registrato è realtà. Dopo dodici anni di battaglie editoriali, migliaia di articoli pungenti e una filosofia enogastronomica mai accomodante, arriva la “®”: non un semplice simbolo, ma un baluardo contro i furbetti che approfittano del lavoro altrui.

Dopo dodici anni di battaglie editoriali e di critica gastronomica indipendente, migliaia di articoli pungenti e una filosofia enogastronomica mai accomodante, arriva la “®”: non un semplice simbolo, ma un baluardo contro i furbetti che approfittano del lavoro altrui. Gastrodelirio resta una voce autentica nella critica culinaria italiana
La registrazione non è quindi una medaglia da appendere al petto, ma un segnale di continuità. In un panorama in cui tanti progetti editoriali nascono e muoiono alla velocità di un trend su TikTok, avere la costanza di dodici anni di articoli, di riflessioni, di discussioni accese, è già di per sé un atto di resistenza. Gastrodelirio è sopravvissuto a mode, social network in ascesa e in declino, e a quella noia piatta che spesso ammorba la critica gastronomica nazionale.
Dal 2013: Gastrodelirio marchio registrato, bastian contrario per vocazione
Dal 2013 Gastrodelirio è un blog gastronomico ribelle, nato per smontare mode patinate e false perfezioniNessun timore di criticare piatti stupefacenti solo nell’apparenza, trend social dove il gusto conta meno dei “like”, vini impeccabili ma spocchiosi.
Siamo l’altra faccia delle recensioni tutte “straordinariamente apparecchiate”. Perché un mondo gastronomico perfetto non esiste: e raccontare la verità è il nostro mestiere.
Questa scelta ci ha portati a essere amati da alcuni e odiati da altri, e va benissimo così. Se non susciti reazioni, se non generi dibattito, allora stai probabilmente scrivendo per compiacere. Noi preferiamo scrivere per disturbare, perché solo così si mette alla prova la tenuta delle idee.
Lettori silenziosi, ma autentici

Chi ci legge non cerca trofei social. Non si ferma a un like: ci scrive, riflette, dissente in modo civile. Sa che pubblichiamo per scelta pochi e mirati articoli. In un’epoca polarizzata, avere una comunità di lettori così è un risultato enorme. Gastrodelirio marchio registrato
Un manifesto spocchioso (e orgoglioso)
Un sito di enogastronomia spocchioso e di nicchia non può aspettarsi folle plaudenti, e va bene così. Gastrodelirio marchio registrato
Sul nostro “Manifesto” lo abbiamo scritto chiaro: siamo un sito spocchioso, di nicchia, poco accomodante. Non siamo per tutti.
Del resto, un sito che si definisce da solo “poco accomodante” non può certo aspettarsi folle plaudenti. Eppure è proprio questa diversità a renderci riconoscibili: chi approda su Gastrodelirio sa già di trovare opinioni forti, giudizi non filtrati, e soprattutto un lessico che non fa sconti. È una forma di rispetto verso il lettore: dirgli chiaramente come la pensiamo, senza edulcorare.
Eppure qualcuno ha ancora voglia di cose vere, di critica sincera, non di post sponsorizzati.
Filippiche e celebrazioni
Su Gastrodelirio trovate molti articoli che hanno fatto scuola:
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Le autosuggestioni di chi non digerisce la pizza a prescindere;
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Lasagna napoletana tradizionale: è davvero così… tradizionale;
Non mancano le invettive contro il pesce “abbastanza fresco”, gli aperitivi fluorescenti e i dolci di plastica. Ma celebriamo anche chi resiste: come i marubini ai tre brodi della Trattoria dell’Alba, dove la coerenza diventa pura poesia.
Gastrodelirio marchio registrato: un’arma contro i furbetti
Quella “®” accanto al nostro nome è molto più di un semplice traguardo legale: è un avvertimento. Gastrodelirio ha un DNA che non si replica con un post sponsorizzato.
Un grazie speciale va all’avvocato Raffaella Bisceglia di Bologna, che con professionalità ha seguito tutto il complesso iter della registrazione.
Onestà come atto politico
La nostra fedeltà è a un principio: dire sempre e comunque la verità, anche quando non conviene. Se tutti i piatti e i vini sono sempre e comunque “deliziosi”, allora nessuno lo è davvero.
E l’onestà, quando si parla di cibo e di vino, non significa essere sempre “cattivi” o demolitori. Significa riconoscere la bellezza di un piatto riuscito, il coraggio di un’idea autentica, la poesia che a volte si nasconde in una trattoria di provincia. Critica e celebrazione, infatti, sono due facce della stessa medaglia: entrambe servono a far capire ai lettori che la verità non è mai tutta da una parte.
L’onestà è un lusso sottile, spesso scomodo. Ma è il cuore della critica gastronomica.
Brindiamo al futuro
Oggi Gastrodelirio ha la sua “®”. Ma resta libero, affilato, bastian contrario come sempre.
È un passo in più per crescere senza piegarsi, per restare una voce autentica in una critica gastronomica italiana sempre più afasica.
E a voi lettori, fedeli e silenziosi, diciamo: continuate a seguirci, dissentire, scriverci. Siete parte di questa resistenza; è un risultato enorme per chi cerca una critica del cibo senza compromessi.
Gastrodelirio non è e non vuole essere per tutti. È, come scritto a chiare lettere nel nostro manifesto, un sito “spocchioso, di nicchia, ben poco accomodante”. Punto.

Brindiamo, dunque. Gastrodelirio® ora è registrato. E resta una voce viva, libera e irriducibile della critica gastronomica italiana. Quella vera. Tutto il resto è fuffa.
Dopo dodici anni di battaglie editoriali, Gastrodelirio® diventa marchio registrato nella gastronomia e resta irriducibile.
marchio registrato Gastrodelirio
Fabio Riccio –
Interessato da più di venticinque anni al modo del cibo, crapulone & buongustaio seriale.
Dal lontano 1998 autore della guida dei ristoranti d’Italia de l’Espresso, Scrive sulla rivista il Cuoco organo ufficiale della FIC, ha scritto sulla guidade le Tavole della Birra de l’Epresso, Su Cucina a Sud, sulla guida Osterie d’Italia Slow Food, su Diario della settimana e L’Espresso, e quando capita scrive di cibo un po’ ovunque gli gusta.
Infine è ideatore e autore di www.gastrodelirio.it – basta questo?