La Giùvna Tère Rüse Azienda vitivinicola – Mombaruzzo (AT)
La Giùvna è una gran bella e sana Barbera, proprio come quelle di una volta! Filiera dalla vigna alla cantina fino alla bottiglia tutta votata senza se e senza ma al naturale.
I Posti dove piacerebbe ritornare
La Giùvna è una gran bella e sana Barbera, proprio come quelle di una volta! Filiera dalla vigna alla cantina fino alla bottiglia tutta votata senza se e senza ma al naturale.
Triple A Live 20° anniversario di lunedì 13 marzo 2023 nella bella cornice di Palazzo Albergati a Zola Predosa, alle porte di Bologna, è stata una giornata bella, godibile e festosamente allegra.
Ad averne di più, ci metterei la firma.
Molto nero.
Rosso in tiratura limitatissima, per il quale spendo qui un aggettivo che utilizzo con parsimonia: strepitoso (oltreché godibile).
Vigneti sparpagliati tra Sestri Levante, Framura e la più nota Vernazza, zone queste dove in vigna o si lavora esclusivamente in modo eroico e manuale, oppure si corre il rischio di schiantarsi in qualche dirupo.
Una collega inizia a raccontare, tra la sigaretta di fine giornata e i saluti, ispirata dall’odore di salsiccia sfrigolante che aleggia nell’aria, di quando le narravano dei tempi in cui si era poverelli.
Il racconto è piccolo e poetico, salvifico
caramelle non ne voglio più Da quelle verdine agli asparagi, a quelle rosa/verde all’aroma di mortadella & pistacchio, per finire con gli angoscianti mix di oscure erbe dai nomi impronunciabili che arrivano quasi sempre dall’altro capo del mondo, alla faccia del km zero.
Evoluzione naturale 2023 è stata una sorta di paese dei balocchi (per me…) enologicamente parlando.
A questo punto, che aria tira nel mondo del naturale?
Il Dilucere è buono anche e specialmente… perché fatto (in vigna & cantina) con tutti crismi per meritarsi l’aggettivo di “naturale”
classifica dei migliori vini naturali – Piacevolezza complessiva e approccio emotivo, ecco la Classifica dei migliori vini naturali del 2022
Lacus: l’inizio di un percorso virtuoso che deve portare lontano, e nello stesso tempo una scommessa doppiamente vinta, a mio avviso.
In primis si gioca fuori stagione, e per aver poi coinvolto attivamente e fattivamente gli abitanti del luogo.
Così, nasce LACUS la terra dei Laghi, evento di proposito “fuori stagione”, lontano dall’effimero fuoco estivo del turismo balneare dei grandi numeri, per provare a costruire una esperienza culturale complessiva, un fil rouge che si dipana indagando il rapporto tra enogastronomia, cultura, paesaggio, comunità locale e, perché no, del turismo di tutto il comprensorio lacustre ai piedi del Gargano.