Trattoria Dentella Bracca (BG)

Di Fabio Riccio

                      Decidere di andare in trattoria, ma in una di quelle “vere” è scegliere un modo di vivere, ma è anche scegliere di gustare un pasto non solo a prezzi accessibili, ma anche semplice e buono.

Le (non troppe…) trattorie ancora meritevoli di essere definite tali, perché non ancora rimpiazzate da quei tristi posti dove il cibo e la sua “forzata estetica” sono (purtroppo) in prima fila rispetto alla piacevolezza complessiva della cucina & della materia prima, sono per me luoghi quasi da tutelare, quasi come certi monumenti…

Le trattorie “vere” fanno anche del rispetto del territorio un punto di forza, però, come già detto, purtroppo questo tipo di locali in Italia iniziano a scarseggiare.

Però… Però… Però… basta con i però!

Fa’ nulla che qualche licenza al 21° secolo in questi locali bisogna pur farla…

Fa’ nulla che talvolta bisogna sorbirsi televisori che cianciano, a volte due…

Fa’ nulla che c’è la Sciura tutta agghindata a festa che trova il posto “molto tipico” anche se la mobilia l’ha scelta il geometra pensionato che è il cognato del cugino della prozia del proprietario…

Fa’ nulla che ogni tanto che nei confronti del territorio c’è qualche amnesia o qualche “intruso” di troppo…

Fa’ nulla che certi osti sono ancora ostinatamente proni al vino sfuso…

Fa’ nulla tante cose…

Una trattoria “vera” è, e deve essere un luogo un po’ fuori dal tempo tempo dove mangiare, chiacchierare e sentirsi a casa. Tutto il resto è fuffa.

Basta poco.

La Trattoria di cui oggi racconto qualcosa, fa’ parte di quei luoghi dove ti senti chiamare ragazzo anche a 50 anni, e che se non ci passi per anni, si ricordano lo stesso di te. Un posto rimasto cristallizzato da quando ci ho messo piede, ciononostante gradevole proprio per questo.

In Trattoria ti viene voglia di chiacchierare e trastullarsi anche se sei un musone, ma anche se hai trascinato quasi a forza con te un amico un po’ giù di morale.

E poiché tutti prima o poi hanno voglia di sentirsi a casa, di essere intrattenuti e coccolati, ecco che questa volta il mio consiglio gastrodelirante va ad una bella trattoria lombarda dove di coccole gastronomiche ce ne sono, eccome!

Signori… benvenuti a Bracca in Val Serina, valle facente parte della più famosa Val Brembana.

Quissù (ma poi… mica è in capo al mondo…) ci si arriva per più strade, qualcuna negli ultimi tempi con qualche frana di troppo – la più battuta è quella che prima della più nota San Pellegrino terme, letteralmente si spinge dentro gole e orridi scavati nella montagna e cascatelle di acqua che, grazie anche ad una scenografica illuminazione notturna, da sola potrebbe valere (anche) il viaggio fin quassù.

trattoria dentellaTrattoria Dentella trattoria ”vera” a prova di scettico. Evviva!

La Trattoria Dentella, concedetemi la frase scontata, è prima di tutto un posto dove ci si sta a proprio agio. Scusate se è poco…

Quindi… affrontate qualche chilometro con fiducia, e scegliete di immolarvi nei bei piatti del menu – di sicuro valgono le curve per arrivare quassù!

Nel locale il benvenuto oltre l’affabilità di chi lo gestisce, lo da’ anche una stupenda affettatrice manuale che troneggia a pochi passi dall’ingresso.

trattoria dentella In assoluto la sovrana delle affettatrici, il sogno proibito di ogni pizzicagnolo che si rispetti, la rossa che non dovrebbe mai mancare in ogni trattoria o ristorante: una Berkel manuale, di quelle che se non si ha “il polso” giusto è meglio non maneggiare, visto il rischio di “salumicidio”, ma che se si sa come usare, fa’ miracoli, davvero.

Bel biglietto da visita, giusto per mettere subito le carte in tavola.

Si, perché già dalla prima volta che ho messo piede in questa trattoria, devo dire che i salumi di antipasto devono molto della loro piacevolezza e suadenza, oltre alla loro gran qualità, anche a questa macchina e a chi la usa (bene).

E… visto che noi gastrodeliranti pensiamo che affettar salumi sia una sorta di ottava arte, arte che alla Trattoria Dentella ben conoscono, l‘antipasto misto di salumi (ma non solo…) è quindi ottimo, da solo potrebbe quasi costituire un pasto.

Oltretutto, nel piatto salumi della Trattoria Dentella negli ultimi tempi ho fatto anche la scoperta di un “nuovo” (almeno per me…) prosciutto: quello di Ardesio stagionato nel fieno nella non lontana Val Seriana che, perlomeno per quello che ho assaggiato, non ha nulla da invidiare sensorialmente a quelli più noti, italiani o iberici che siano. Spero prima o poi di ritrovarlo sulla mia strada di gastrodelirante.

Ma non di solo antipasti si vive… e così i casoncelli (casunsèì) che al sottoscritto piacciono molto, sono meticolosamente tradizionali, quasi come quelli fatti in casa, forse meglio… compreso il tocco di cannella e il po’ di pancetta che elevano la dignità del burro di condimento. Buoni! trattoria dentella

Ma la piccola e piacevolissima apoteosi del gusto arriva con uno dei secondi… Il più minimale, il più azzardato nella sua essenziale complessità: l’uovo (il ciàreghì) con con l’onesto tartufo locale.

Piatto riuscito, e buono il tartufo locale – il classico piatto da o la va’, o la spacca. Scommessa vinta.

L’altro secondo è invece il coniglio con lardo e castagne – qui andiamo su caratteri gustativi più “organizzati” – semplice anche lui ma dalla carne “giusta” e dal gusto generale equilibrato e indovinato. Promosso!

Piccola nota finale per i formaggi al posto del dolce…

trattoria dentellaLogicamente, in una valle che fa’ dei suoi formaggi una bandiera, sono ottimi e ben stagionati, non poteva essere altrimenti. Evviva!

Infine per chi ama il nettare di bacco una carta c’è, ben articolata nelle spiegazioni e discretamente fornita.

Personalmente abbiamo gustato un buon Rosso di Alberico dell’azienda La Brugherata, un Merlot in purezza vinificato in acciaio, senza filtrazione e praticamente senza solfiti (6 mg/lt.) – correttissimo, equilibrato e certamente di piacevole beva – con rammarico però noto che nella scheda tecnica che si trova a questo link, non si scende più in dettaglio (come piace a noi di gastrodelirio…) indicando (anche…) il metodo di allevamento, l’uso o meno di lieviti selezionati e il tipo di agricoltura praticata in quel di Scanzorosciate, comune famoso per la produzione del famoso Moscato di Scanzo, appunto.

In ogni caso il giusto vino che ha degnamente accompagnato una gran cena in questa che è una delle poche trattorie rimaste davvero degna di questo nome!


TRATTORIA RISTORANTE DENTELLA

Via Cavalier Antonio Dentella, 25 – 24010 Bracca (BG)

Tel. 0345 97105

http://www.trattoriadentella.com

11 commenti su “Trattoria Dentella Bracca (BG)”

  1. Grande ristorante, grande tutto.
    Secondo me e il migliore di tutta il provincia di BERGAMO, perckè il mangiare e tradizionale e moderno insieme.
    Io ci vado sempre quando ce qualche festa importante o ospiti in famiglia per fare bella figura.
    I Casonsei ke fanno alla DENTELLA sono inkredibili, troppo buoni come fatti in casa, mica come quelli del supermerkato o dei negozietti in giro in per la valle o al centro comerciale.
    Poi i salami, il prosciutto nel fieno, i formaggi e la gentileza delle due belle signore in sala ke sono merce rara a questo mondo di osti scortesi e aroganti.
    Andateci tutti ke vi troverete troppo bene!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Articolo veritiero.
    Su consiglio di amici , e anche dopo aver letto questo articolo, abbiamo deciso di provare questa trattoria.
    Tutto buono, neanche una mossa sbagliata, specialmente per quanto riguarda i formaggi e la carne.
    Bella anche la passione che si nota in ogni dettaglio, anche nella gentilezza di chi ci ha servito in un ambiente semplice ma molto accogliente.
    Ci torneremo, di sicuro!

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  3. Descrizione veritiera di quello che è davvero un buon locale.
    Giusta anche la constatazione che di locali come questo in giro se ne trovano sempre di meno.
    Complimenti

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  4. bel posto dove si mangia benissimo e cose di gran qualità. leggendo questo articolo non posso che associarmi alle lodi. Peccato solo che Bracca e la dentellato sono un po lontane da Milano, ma a volte il viaggio lo vale davvero.

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  5. Anche io mi aggiungo al coro dei positivi commenti per questo locale.
    La dentella è un posto dove il cibo inteso come cultura e piacere per i sensi, trova bravi e attenti esecutori, questo, non è da tutti.
    La qualità si paga certo, ma alla Dentella sono soldi bene spesi.

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  6. Carino l’articolo.
    Ho mangiato talvolta in questa trattoria in estate, quando faccio qualche giorno “antistress” nella casa che mia sorella ha comprato molti anni fa in zona San Pellegrino
    In effetti l’affettatrice è davvero bella, non solo è funzionale, ma è anche un pezzo di storia e in questo caso anche di arredamento.
    Per il resto… tutto buono, mi piace la cucina bergamasca di montagna, e in questa trattoria mi senbra che la qualità sia superiore alla media della zona.
    Saluti,

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  7. Che la Trattoria Dentella in Val Serina e dintorni, sia uno dei migliori, se non proprio il miglior locale è cosa ormai nota, e non da ora.
    Mi da anche un po’ fastidio (ma devo ammettere che è una realtà) che i locali “buoni” sono capiti e anche frequentati da persone di lontano, oppure dai turisti che capitano.
    Peccato che però in troppi vogliono “la botte piena e la moglie ubriaca”, quindi, cercano e frequentano altri locali dalla qualità decisamente minore, per spendere poco… ma almeno rimanendo in zona, con la Dentella non c’è assolutamente confronto.
    Buon lavoro alla signora Renata e famiglia!

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  8. Buona la “fotografia” di questo locale che, quando sono in zona, non manco mai di visitare.
    Giustamente, si stigmatizza il fatto che in Italia di trattorie vere & serie se ne vedono sempre di meno…
    Per fortuna che la Dentella si mantiene “fedele alla sua linea”, e questo va a tutto onore di chi la gestisce!
    Continuate così, che fate cose buone!

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  9. Fabio…se avessimo questa sensibilità nel vedere più in là dell’apparenza,locali, ambiente, persone le nostre valli sarebbero ancora tanto vissute dalla villeggiatura e quindi anche la popolazione stessa potrebbe godere del lavoro in paese.Invece perdiamo su due fronti. Renata

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